LE REGISTRAZIONI NON PALESI DELLA SIAE PREMIANO I VERI DJ PROFESSIONISTI
Parma, 14 Gennaio 2014 – Una delle fattispecie più recenti che si pone come anello di congiuntura tra diritto d’autore e diritto del lavoro del mondo dell’intrattenimento è quello delle registrazioni delle esecuzioni musicali durante gli eventi nei quali la musica è al centro dell’offerta e si pone come parte integrante del business dei locali ricettivi.
Ogni esecutore, sia musicista o DJ, che si pone come esecutore di un programma musicale è tenuto a redigere il proprio borderò SIAE, il foglio dove vengono annotate le opere frutto dell’ingegno tutelate dalla stessa sociatà, monopolista per il diritto d’autore in Italia.
Sul borderò, sia di colore rosso per i musicisti o di colore verde per i Dj con strumento meccanico, sono riportare le istruzioni per compilare correttamente lo stesso e rispettare la normativa di distribuzione dei diritti maturati durante gli eventi ai legittimi proprietari delle opere riprodotte.
Gli operatori SIAE recentemente stanno campionando e registrando le esecuzioni delle scalette musicali anche in modo non palese, come invece avveniva fino a pochi anni orsono. In questo modo vengono riscontrate in modo facile due tipologie di irregolarità nei confronti dell’esecutore e del direttore del permesso musicale che risponde in solido:
- brani non eseguiti ma scritti sul programma musicale
- brani eseguiti ma non scritti sul programma musicale
Oltre ad una sanzione amministrativa ci sono altre spiacevoli sanzioni a carico del direttore dell’esecuzione. In particolare se lo stesso è iscritto SIAE in qualità di autor e/o compositore può altresì vedere la ripartizione dei diritti d’autore spettanti sospesa per almeno un semestre. In caso di recidività e comprovata cattiva abitubine scatta pure la denuncia penale di truffa nei confronti degli artisti tutelati dalla SIAE.
Anche questa fattispecie rappresenta un momento nel quale il vero DJ professionista può ergersi come tale, evitando a se stesso e soprattutto al titolare del permesso –spesso il datore di lavoro stesso- spiacevoli sanzioni pecuniarie dando serenità e tranquillità agli imprenditori del mondo dell’intrattenimento in un momento di passaggio ai borderò elettronici di prossima introduzione anche nelle attività commerciali, oltre che in quelle private già in essere.
A riprova che quanto detto sia effettivamente in atto, pubblichiamo una lettera di chiarimenti successiva ad una registrazione non palese ricevuta da un DJ in merito ad una registrazione non palese dalla quale sono stati tolti i dati sensibili alla normativa della privacy.
Il consiglio direttivo di Vinylistic ringrazia chi ha voluto condividere tramite la nostra associazione queste pagine e pure ringrazia l’ufficio SIAE di Parma per la consueta disponibilità nell’illustrare nel dettaglio la fattispecie con l’obiettivo di fare informazione e cultura nel rispetto degli scopi associativi di Vinylistic.
