Parma, 18 Febbraio 2019 – Nasce una nuova rubrica settimanale dove cercheremo di raccontarvi come è nato e come si è evoluto il giradischi, come funziona, come sceglierlo, gli strumenti e il mondo dei DJ, cosa serve per allestire un impianto, come gestire i propri vinili e vivere al meglio questa esperienza d’ascolto.
Agli inizi del nuovo millenio sembrava che i dischi in vinile ⚫️ fossero vicini alla fine. Technics aveva interrotto la produzione del Technics sl1200 Fanpage e le vendite crollate 💵🎵 ma dal 2008 negli ultimi dieci anni qualcosa é cambiato… 🙏
Si continuerà a discutere per sempre se i dischi in vinile sono meglio del digitale, ma quello che noi dell’ Associazione Culturale Vinylistic vogliamo celebrare é la certezza che l’esperienza di cercare, acquistare, ascoltare e collezionare vinili sia assolutamente più emozionante e gratificante!
Se siete d’accordo: vi auguriamo una buona lettura con le nostre future note a tema #VinylisticSchool
#VinylisticSchool Episodio-001
Le origini del moderno giradischi risalgono al 1853. A metà del diciannovesimo secolo il francese 🇫🇷 Édouard-Léon Scott de Martinville creò un dispositivo meccanico basata sul principio di funzionamento dell’orecchio umano: il #fonoautografo, capace però solo di registrare.
In questi brevi video é spiegata l’origine di quello che poi diventò lo strumento cardine per lo sviluppo dell’industria discografica di massa: il #grammofono del 1887 brevettato dal tedesco 🇩🇪 Emile Berliner
Buona visione… grazie a IBC Emilia-Romagna ed al Castello della Musica di Noceto (PR).